Scarpe da ginnastica di culto

Qualsiasi appassionato di scarpe da ginnastica sa bene che non esistono solo i grandi marchi che tutti conoscono. Il mondo delle scarpe da ginnastica è ricco di marche, ognuna con una caratteristica di design, di materiale o di attitudine, che la differenzia dalle altre.

I veri aficionados delle scarpe sportive, sia per gusto della novità, sia per differenziarsi dagli altri a tutti i costi, sia pure per la effettiva qualità del prodotto, spesso non scelgono brand conosciuti, ma si concentrano sulla marca meno famosa, che però ha una attrattiva speciale che rende differente la persona che anticipa, crea la moda invece di seguirla senza farsi troppe domande.

Vogliamo darvi quindi notizia di diverse marche di scarpe da ginnastica di culto, che, se indossate vi faranno avere quel "quid" in più che solo un capo di abbigliamento diverso e di non facile repribilità riesce a dare.
famoso in Italia ma di grandissima cura. Lo stilista Seishi Tanaka è il creatore di questo marchio. Le scarpe da ginnastica marcate TST sono realizzate con i migliori materiali e rendono disponibile a tutti la qualità delle tecniche più innovative di manifattura e di design. Alcuni nomi di questo marchio:Suede Top Sneaker, Suede Hi Sneaker e le Glazed Sneaker.

Dal Belgio viene invece la Maison Martin Margiela. Le scarpe da ginnastica proposte da questo stilista belga si rifanno al movimento decostruzionista e le sue creazioni sono un inno all’imperfezione, alla personalità e all’eccentricità. Ad esempio le Cross Lace Trainer si distinguono tra le innumerevoli proposte che potete scegliere per un tipo di allacciatura veramente particolare.

YMC è un marchio nato a Londra a metà degli anni Novanta che è ormai diventato di primo livello. I prodotti di YMC si distaccano dalle mode del momento e vogliono essere una soluzione per un abbigliamento intelligente che sia comodo ma anche segno di distinzione. Le sneakers che sono parte della collezione di YMC si chiamano High Top Patent e sono proposte in due colori, Rosso e Nero, e hanno un feel retro e futurista insieme.

Le Veja Volley, sono le dirette discendenti di un modello di scarpe da ginnastica brasiliane degli anni 70. Sono ecocompatibili perché utilizzano la tela di cotone organico per il top e la suola di gomma dell’Amazzonia.

Le Warrior erano l’unico tipo di scarpe da ginnastica che era possibile acquistare in Cina negli anni 70. Ora queste sneakers, nella loro versione originale sono molto difficili da trovare, ma Shumneg Ye, un creatore cinese ha avuto l’idea di produrre un libro che racconta la storia di queste scarpe. Con il volume abbiamo in allegatouna replica di questo tipo di calzature. L'unico problema è che questo libro così particolare è stato realizzato in solo 420 paia.

Le finlandesi Kahru Originals Supergreen sono fatte a mano dallo stesso personale che le produceva nel 1979!

Le Tretorn sono sicuramente conosciute dai fans del tennis perché questo marchio era molto conosciuto tra la fine degli anni sessanta e per tutti i settanta. Le Tretorn Nylite sono state considerate le prime scarpe da tennis di lusso e sono ancora oggi da apprezzare per l’elegante semplicità della linea e la qualità dei materiali.

Jinga è un’altra marca brasiliana che propone scarpe dal look molto intrigante e di grande classe che hanno anche un occhio per l’etica della produzione e dei materiali. Con il loro acquisto date anche un supporto ad un progetto educativo per le aree più povere di Rio De Janeiro.

L'ultimo tipo di calzature di cui voglio parlavi oggi viene da quella che una volta si chiamava Germania Est. La Zeha, questo è il nome delle scarpe da ginnastica di cui parliamo, era il fornitore ufficile degli atleti della Germania Est e della squadra di calcio dell'ex CCCP. Le Zeha erano praticamente sparite, ma ora questo marchio è rinato grazie a due designer tedeschi affascinati dalle linee retro che ora ripropongono.

Il vostro look sarà certamente reso più particolare e personale se sceglierete queste, ma anche altre, marche non molto conosciute di scarpe da ginnastica.